Continua lo sciame sismico nella zona del Chianti, più di 300 scosse sono state registrate dagli strumenti dell'INGV.

Quello in corso nella zona del Chianti è uno sciame sismico, del quale è "impossibile prevedere la durata". Lo ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). E' tipico di uno sciame, infatti, che una scossa di terremoto forte possa seguire ad una serie di scosse più deboli. E' un fenomeno analogo a quello registrato recentemente in altre zone italiane come il Pollino.

E' stato di magnitudo 4.1 il terremoto più forte finora registrato in Toscana nell'ambito dello sciame che, a partire da ieri, ha fatto registrare oltre 80 scosse. Di queste almeno 10 sono maggiori di 2.5. Le scosse più forti registrate oggi, si apprende dalla Sala sismica dell'Ingv, sono state di magnitudo 3.5 alle 1:09, di 3.8 alle 10:39, di 3.0 alle 11:33 e di 4.1 alle 11:36.

Gli abitanti del piccolo borgo di Campoli, epicentro dello sciame sismico che sta colpendo la Toscana e in particolare la zona del Chianti, raccontano di un rumore sordo in lontananza, simile al passaggio di un aereo o a un temporale, che secondo loro è lo sciame sismico in attività. Lo stesso rombo, che sembra provenire dal territorio circostante, si alza e si abbassa evidentemente a seconda dell'intensità delle scosse. E ogni tanto cessa. Si avverte la presenza della terra che trema, lievemente, ma tanto basta a trasmettere una certa inquietudine negli abitanti della zona. In 200, nel Chianti, hanno trascorso la notte fuori dalle abitazioni: in auto, in tenda o nelle aree e strutture mese a disposizione dalle amministrazioni comunali: più di un centinaio nelle tendostrutture messe a disposizione dalla protezione civile. La seconda notte di scosse di terremoto ha tuttavia fatto registrare una tregua di alcune ore, rotta poi stamani alle 5 con la ripresa dello sciame sismico. E' il segnale che le scosse che da due giorni si rilevano tra Firenze e il Chianti proseguono nell'attività.

Non ci sono feriti, qualche lieve danno. Come alla Pieve millenaria di Campoli dove il terremoto per ora ha causato lievi distacchi di intonaco e stucchi dalle decorazioni del soffitto interno alla chiesa. La Pieve, come gli altri edifici religiosi nella zona, rimane chiusa al pubblico. Inoltre una leggera crepatura è stata individuata sul tetto. Secondo quanto appreso comunque non sono stati giudicati come danni gravi.

Fonti: ansa.it, firenze.repubblica.it